Centro Servizi Sociali per la Famiglia - Consultorio Familiare Privato "Pasquale Raffa" OdV

L’aborto uccide sempre un innocente


12/10/2018


Papa Francesco, nell’Udienza Generale  di mercoledì 10 ottobre, proseguendo la catechesi sui Dieci Comandamenti, si è soffermato sulla Quinta Parola: “Non uccidere”. Il Papa ha premesso che il valore basilare che deve regolare i rapporti umani è il valore della Vita. Ancor più il rapporto tra la Madre e il figlio in grembo. Eppure alla soppressione della vita in grembo si ricorre. L’aborto avviene e, nel nostro Paese, è regolamentato da una legge dello stato, precisamente la 194 del 22 maggio 1978. Papa Francesco ci invita a riflettere che l’aborto è la soppressione,nel suo sbocciare, di una vita innocente e inerme. Così il Papa ci chiede: "Ma come può essere terapeutico,civile o semplicemente umano un simile atto?”. Agli esperti, ma anche a ciascuno la risposta. Chi come noi, operatori del Consultorio Familiare dedicato alla difesa della Vita e della Famiglia, vive da vicino il dramma dell’aborto non può che dare piena ragione a Papa Francesco quando afferma che il pensiero di abortire nasce dalla paura. La paura di affrontare una realtà inaspettata, sconvolgente. Un bambino nel grembo materno, un feto di poche settimane di esistenza, perfettamente sano o anche se malato, anche se irreparabilmente affetto da una grave malformazione, dice il papa e noi con lui: “Non può essere fatto fuori. Un bimbo malato è come ogni bisognoso della terra, come un anziano debole, come un migrante disperato, come tanti poveri che stentano ad andare avanti, come ogni vita fragile e minacciata”.